5 regole d’oro per la cura di una tartaruga

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1/6 – Introduzione

Se abbiamo appena acquistato una tartaruga ed intendiamo allevarla, magari per tentare anche in futuro la riproduzione, è importante curarla e rispettare delle regole che seppur semplici, si rivelano importanti ai fini della sua sopravvivenza. A tale proposito, ecco un lista con 5 regole d’oro per la cura di una tartaruga.

2/6 – Creare una sorta di gabbia

Un grave pericolo per le tartarughe di piccole e medie dimensioni sono i predatori come cani, gatti, ratti (soprattutto), piccioni e volpi, in pratica tutti quegli animali che per cibarsi o per giocare, possono insidiarla seriamente. La regola fondamentale è dunque di non lasciarla senza una recinzione, creando in pratica una sorta di gabbia in modo che i suddetti predatori, non possano nè infilarsi lateralmente che dall’alto. Molto importante sono le maglie fitte, poiché ci sono alcuni animali come ad esempio i ratti, che riescono a penetrare anche in presenza di un foro di piccole dimensioni.

3/6 – Recintare il nido

Se la tartaruga abbiamo deciso di farla accoppiare, è opportuno recintare il nido, per evitare che volatili predatori come ad esempio falchetti, cornacchie e piccioni, possano intrufolarsi e svuotare con il becco le uova, vanificando il nostro sacrifico e quello delle tartarughe stesse. Lo scopo di questa regola d’oro è di evitare anchee che cani e gatti, possano invece scambiare le uova per delle palline, e rubarle solo per semplice divertimento.

4/6 – Tenerla lontana dalle coltivazioni

Un serio pericolo per la nostra tartaruga può venire proprio dal giardino in cui abbiamo deciso di allevarla, per cui volendo prendercene cura in modo adeguato, bisogna tenerla lontano dalle coltivazioni, poiché per distrazione potrebbe capitare di schiacciarla o fargli del male in occasione di potature, utilizzo di falciatrici elettriche e soprattutto diffusori di antiparassitari che contenendo veleni, potrebbero causarne la morte prematura.

5/6 – Fornirgli acqua per rinfrescarsi

Le tartarughe bevono praticamente poco o nulla, e l’acqua di cui necessitano giornalmente la prendono nell’erba bagnata dalla rugiada, ma nei periodi molto caldi, per evitare il surriscaldamento eccessivo del guscio, è importante fornirgli acqua per rinfrescarsi, inserendola in una scodella abbastanza larga e molto bassa, in cui si possono fare un bagnetto.

6/6 – Nutrirla prima del letargo

La tartaruga essendo un animale che va in letargo, va nutrita fino a poche settimane prima di tale periodo, per evitare che possa al risveglio ammalarsi per denutrizione e mancanza di vitamine; infatti è sicuramente una regola dargli molto cibo, in modo da farla andare in letargo sazia, e con un sistema immunitario forte e sicuro.

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