Come addestrare un pappagallo cocorito

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1/7 – Introduzione

Anche i volatili, al pari di cani, gatti e conigli, sono ormai considerati degli eccellenti animali da compagnia, specialmente i pappagalli. La maggior parte di questi, infatti, è facile da allevare e da addestrare. Una delle specie più amate è il pappagallo cocorito: si tratta di un piccolo pappagallino che appartiene alla famiglie dei psittacidi; la sua abituale lunghezza è di 18 cm e il suo piumaggio è composto da vari colori quali verde, giallo, azzurro ecc.. L’età è riconoscibile, in genere, dal un anello bianco intorno agli occhi: fino alle 12-15 settimane gli occhi sono neri e l’iride marrone, mentre una volta trascorso questo tempo sviluppano un anello bianco intorno agli occhi e da quel momento in poi sono da considerate adulti. Questi animali sono facili da addestrare, ma occorre non avere fretta e rispettare le esigenze dell’animale.. A tale proposito, attraverso i passi seguenti vi spiegheremo come è possibile addestrarli con calma e nel modo corretto. Dopo questa breve introduzione, si può partire con il primo passo di questa guida su come addestrare un pappagallo cocorito che è tra l’altro una delle razze più amate.

2/7 Occorrente

  • Foglie di lattuga

3/7 – Avere molta pazienza durante l’addestramento

Per addestrare il pappagallo cocorito, come accade per qualsiasi altro animale, occorre armarsi di molta pazienza. Questi volatili, infatti, non appena ci si avvicina alla loro gabbietta, iniziano a svolazzare ovunque e questo significa che non si fidano di noi e quello che dobbiamo fare è cercare di aiutarli a capire che non vogliamo fare loro del male: dovrete stare spesso davanti alla gabbietta e cercare di parlare con loro usando una voce calma e rassicurante, senza fare movimenti bruschi. Un esercizio del genere li aiuterà ad avere fiducia in voi e a non avere timore della vostra presenza e dei vostri movimenti. Per avvicinarvi ancora a loro, dovete fare in modo che capiscano che la vostra mano è uguale al cibo: mentre mangiano, avvicinate la mano alla mangiatoia e portate pazienza, perché all’inizio avranno l’istinto di scappare, ma piano piano si abitueranno alla vostra presenza e saranno loro stessi ad avvicinarsi a voi in modo del tutto spontaneo. Dopo aver prestato molta attenzione a questo primo passo, potrete procedere con la lettura approfondita del secondo passo che è uno dei più importanti dell’intera guida su come addestrare un pappagallo cocorito.

4/7 – Infilare una foglia di insalata nella gabbia

Una volta che si saranno abituati alla vostra presenza, prendete una foglia di insalata e infilatela tra le sbarre della gabbietta, aspettando pazientemente che si avvicinino per mangiarla; la riuscita di quest’operazione potrebbe richiedere del tempo, ma si tratta di un passaggio fondamentale per riuscire a far avvicinare la nostra mano all’animale senza farlo spaventare. Se non riuscite a far avvicinare il pappagallo anche dopo diversi tentativi, improvvisate la vostra mano come una ciotola, quindi togliete qualche ora prima la vaschetta con i semini e tenete per un po’ di tempo la vostra mano colma di cibo dentro la gabbia. A quel punto, quando avrà fame, il pappagallo dovrà avvicinarsi: anche in questo caso procedete con calma e se vedere che l’uccellino è eccessivamente intimorito togliete la mano. Mentre mangia, dopo che si sarà abituato e rassicurato, provate con un dito ad accarezzare l’animale: inizialmente, con molta probabilità, si sposterà, quindi ripetete questa procedura diverse volte senza spazientirvi e cercando sempre di rispettare l’animale, procedendo con calma. Eseguire al meglio questo secondo passo signora stare al novanta per cento dell’intero addestramento, infatti questa fase è molto importante, perché è qui che il pappagallo inizia a conoscere gli odori del padrone.

5/7 – Inserire la mano nella gabbia

Dopo aver eseguito l’operazione appena descritta più e più volte, ovvero fino a quando il pappagallo si sarà abituato alla vostra mano senza mostrare segni di paura, potrete provare a inserire la mano senza avere del cibo con voi. Naturalmente, come abbiamo già detto, questo passaggio richiede del tempo e tanta pazienza e dovrete attendere che l’animale si abitui a voi e ai vostri movimenti. Iniziate accarezzandolo con molta calma e con lentezza, perché questo ci aiuterà durante il passaggio finale, ovvero quello di far salire il pappagallo sul vostro dito. Affinché questo possa accadere, l’animale deve essere completamente abituato alla vostra mano, quindi continuate ad accarezzarlo e, quando lo vedrete completamente tranquillo e rilassato, avvicinate il dito alle zampette e cercate, piano piano, di spingere il pappagallino sempre con il dito: questo muoverà le zampette e si posizionerà sul vostro dito senza neanche accorgersene, se avrete seguito attentamente le istruzioni. Se ripeterete questo procedimento diverse volte, potrete anche far uscire, sempre sul vostro dito, l’uccellino dalla gabbia. All’inizio, probabilmente opporrà resistenza, quindi perseverate, ma senza forzarlo in alcun modo, altrimenti potrebbe perdere la fiducia che, con tanta fatica, ha riposto in voi. Una volta che si sarà abituato alla vostra presenza e si fiderà completamente di voi, infatti, sarà lui stesso a cercare la vostra compagnia. L’addestramento come descritto richiede molta pazienza ma nient’altro.

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7/7 Consigli

  • Portate pazienza, i risultati porteranno molta soddisfazione

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