Come alimentare un gatto sterilizzato

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1/7 – Introduzione

La convivenza con un animale da compagnia è abitudine sempre più diffusa, tanto che, in Italia, si stima che ci siano circa ben 60 milioni di pets che condividono la quotidianità con i loro amici a due zampe. È una scelta di vita di cui è bene essere consapevoli. Infatti un animale che entra a far parte del nostro nucleo diventa a tutti gli effetti membro della famiglia. Per questo anche lui ha delle esigenze specifiche da non sottovalutare. Informiamoci sempre sulle necessità e sulle cure di cui il nostro amico avrà bisogno prima di decidere di adottarne uno. In particolare, per il gatto, soprattutto se libero di entrare e uscire da casa, sarà bene valutare l’ipotesi della sterilizzazione con il veterinario. Una volta effettuata questa operazione chirurgica, alcune abitudini ed esigenze del nostro piccolo felino sicuramente cambiano. Una di queste è l’alimentazione. Vediamo ora insieme come alimentare un gatto sterilizzato.

2/7 Occorrente

  • cibo confezionato a ridotto contenuto di grassi o alimentazione casalinga con cibi freschi e verdure
  • ciotole di acqua fresca

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Come alimentare un gatto sterilizzato – info sulla sterilizzazione. Sia che riguardi un micio maschio che una femmina, un intervento chirurgico con anestesia, ma senza effetti collaterali, può causare dei cambiamenti nella vita sociale e nelle esigenze alimentari. Spesso positivi in quanto prevenendo la ricerca dell’accoppiamento si evitano occasioni di contagio di malattie infettive. Solitamente l’operazione consiste nell’asportazione degli organi sessuali interni, come: testicoli, ovaie e/o utero. Essi evitano la riproduzione degli ormoni necessari al calore ed eliminano così anche l’istinto all’accoppiamento.

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In un gatto sterilizzato anche il consumo delle calorie risulta minore. Questa cosa influisce sull’apporto calorico dei pasti che gli dovremo somministrare. In commercio esistono appositi mangimi per gatti sterilizzati, che sostanzialmente contengono una quantità minore di lipidi. Queste sostanze però stimolano la funzionalità renale e aiutano l’assorbimento dei grassi. Se optiamo per una dieta casalinga, possiamo tranquillamente fornirgli dei cibi a ridotto contenuto di grassi. I cibi però al contempo devono avere molte fibre e, possibilmente carne e pesce frullati con verdure.

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Proprio per questa limitazione nello smaltimento delle calorie introdotte è importante che la nostra pantera di casa si muova molto. In caso contrario si possiamo procurare dei giochi interessanti o palestre per gatti che lo impegnino fisicamente. Questo passaggio è un ottimo passatempo che gli evita così anche un eccesso alimentare causato dalla noia. Un ultimo suggerimento è di non fargli mai mancare acqua fresca. Per rendere la cosa facile, possiamo posizionare varie ciotole nelle stanze dal micio, avendo cura di cambiarla quotidianamente.

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7/7 Consigli

  • Una volta fatta l’operazione, l’alimentazione si dovrà adattare al suo metabolismo ridotto. quindi stiamo attenti a non esagerare con le dosi!
  • Nel gatto sottoposto a tale intervento il metabolismo energetico si riduce, avendo anche meno propensione ad uscire di casa (ma ogni animale reagisce in modo diverso) quindi è bene controllarlo spesso.
  • Ricordatevi che se rimane comunque attivo ed ha la possibilità di uscire (ad esempio installando le apposite porte basculanti nei muri, nei vetri o nella porta d’ingresso) il rischio di obesità sarà limitato.

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