Come allevare i calopsite

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1/9 – Introduzione

I calopsite sono graziosi pappagallini appartenenti alla famiglia dei cacatua. Socievoli e colorati, allietano le giornate con il loro canto. Di piccole dimensioni (raramente superano i 30 cm) e con un piumaggio tra le tonalità del grigio, giallo e bianco, vengono apprezzati per il loro carattere pacifico, giocoso ed affettuoso. Allevare i calopsite è molto semplice ma, come per ogni animale, è sempre bene procedere nella giusta maniera, per evitare di commettere errori, a volte anche molto banali, che possono però creare non pochi problemi ai nostri piccoli amici. Ecco dunque qualche utile consiglio su come allevarli ed accudirli nel migliore dei modi.

2/9 Occorrente

  • Gabbia abbastanza grande
  • Semi di girasole, miglio, riso e frutta
  • Paziena e passione

3/9 – Un giusto acquisto

Già al momento dell’acquisto sarà opportuno verificare accuratamente il piumaggio del calopsite prescelto. Ad occhio nudo dovrà apparire lucido, luminoso e compatto, sintomo che il pappagallino è sano ed in buona salute. Sarà meglio evitare, invece, l’acquisto di esemplari che mostrano piume rovinate oppure con chiazze. Un’altra verifica importante da effettuare riguarda le unghie. Molti allevatori le tagliano, ma vi consigliamo di optare per calopsite con le unghie perfettamente integre. A questo punto, potrete decidere se prendere un maschio oppure una femmina. Per effettuare una scelta giudiziosa vi informiamo che i maschi sono più vivaci ed imparano più velocemente piccoli motivetti musicali, mentre le femmine sono più affettuose e meno aggressive. A seconda delle vostre preferenze e anche della vostra indole potrete scegliere per l’esemplare più giusto per tenervi compagnia. Ma come distinguere il sesso in questi graziosi uccellini? Potreste fidarvi ovviamente della parola del negoziante, ma non è raro che questi possano sbagliarsi o indurvi ad acquistare un determinato esemplare invece di un altro per chissà quali loro motivi. Per distinguere voi stessi il sesso dei calopsite, vi basterà osservare il ciuffo sulla loro testa: giallo nei maschi, grigio nelle femmine.

4/9 – Un habitat adatto

Per quanto riguarda l’habitat da destinargli, potrete scegliere di allevare i calopsite in gabbia oppure in una voliera. Non dovrete temere la convivenza con altri volatili in quanto sono animali molto socievoli e si adattano facilmente alla compagnia di altre specie. La gabbia dovrà essere spaziosa per permettere un adeguata capacità di movimento del pappagallino. La voliera, invece, dovrà possedere una scatolina che il calopsite potrà usare come casetta. Questi uccellini adorano fare il bagno, pertanto sarà opportuno lasciare una vaschetta con dell’acqua all’interno della gabbia (oltre ovviamente quella per l’abbeveraggio).

5/9 – Una opportuna compagnia

Uno dei pochi difetti del calopsite è l’abitudine naturale di mangiare le proprie feci. Per cui dovrete pulire frequentemente la gabbia oppure utilizzare un apposito foglio assorbente. Questo simpatico volatile si abitua facilmente alla compagnia dell’uomo. Tuttavia, nei momenti di solitudine, può diventare rumoroso per richiamare l’attenzione, creando fastidi e problemi nel vicinato. Sarà bene, quindi, cercare di non lasciarlo mai troppo solo, vista la sua indole socievole e vivace.

6/9 – Una corretta alimentazione

I calopsite apprezzano particolarmente i semi di miglio, il riso, la pasta cotta senza condimento ed i semi di girasole. Questi ultimi sono però piuttosto grassi, quindi sarà meglio non abusarne. Non dovrete, inoltre, mai far mancare al vostro pappagallino la frutta e la verdura fresca. Evitate assolutamente, infine, dolci e cioccolata.

7/9 – Una riproduzione moderata

I calopsite sono molto facili da allevare ed addomesticare. Considerano il padrone come un proprio pari. Con molta cautela e pazienza, potrete abituarli all’ambiente esterno alla gabbia, ma non prendeteli mai in mano, poiché potrebbero beccarvi per liberarsi. Inoltre, questi pappagalli sono molto prolifici, ma sarà preferibile non far riprodurre la femmina più di tre volte l’anno per evitarle pericolosi danni da stress.

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9/9 Consigli

  • Non prendere mai in mano un calopsite. Potrebbe beccarti per divincolarsi
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