Come distinguere il sesso delle tartarughe

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1/4 – Introduzione

Le tartarughe sono animali appartenenti alla specie dei rettili e come tutti gli animali a sangue freddo, trascorrono le prime ore del giorno ad immagazzinare calore per poter riscaldare il proprio corpo ed attivare il proprio metabolismo. Strano a dirsi, ma le tartarughe soffrono il caldo: sono facilmente in grado di procurarsi riparo scavando delle piccole buche nel terreno. Prima dell’inverno vanno in letargo, per poi risvegliarsi affamatissime i primi giorni di marzo. Per nulla difficili da allevare, sono perfette per chi ama la tranquillità e vorrebbe cominciare a prendersi cura di un animale. È possibile che chi possiede una tartaruga da tanti anni possa averlo già scoperto, ma chi ne ha acquistato o ricevuto in regalo una da poco, saprà qual è il suo sesso? Questa guida spiegherà proprio come distinguere il sesso delle tartarughe.

2/4 – Un animale longevo

Innanzitutto, è possibile discernere tra tartarughe (acquatiche e carnivore) e testuggini (terrestri ed erbivore). Per convenzione, spesso si fa riferimento al termine “tartaruga” per indicare entrambe le specie. La loro più rinomata caratteristica riguarda la durata della loro vita: sono animali estremamente longevi, in media infatti vivono dai 50 ai 60 anni, alcune addirittura riescono a raggiungere i 150 anni di vita. Se individuare le caratteristiche generali di questo animale può risultare semplice, capire il genere della propria tartaruga non sarà certo impresa da poco, poiché bisognerà prestare particolare attenzione ad alcuni dettagli che fanno la differenza.

3/4 – Coda maschile e femminile

Ovviamente, confondersi è facilissimo, soprattutto se si è alle prime armi. Sarebbe meglio avere la possibilità di osservare più esemplari, poiché il confronto diretto è sempre la migliore conferma. Prima di qualsiasi controllo, bisognerà aspettare che le tartarughine raggiungano i 10-12 centimetri di lunghezza; solo allora cominceranno a svilupparsi i tratti tipici che distinguono i due sessi. La prima differenza sta nella coda: nei maschi è più lunga, grossa e robusta. Quella delle femmine invece risulta più corta e piccola. Si passa poi ad un controllo accurato delle unghie.

4/4 – Grandezza del muso e del ventre

Per facilitare l’accoppiamento, il maschio ha in genere le unghie delle zampe anteriori più lunghe, contrariamente a quelle della femmina che sono più piccole. Ulteriori segni di differenziazione si trovano nella grandezza della tartaruga (le femmine sono difatti notevolmente più grandi dei maschi) e nel muso (nei maschi più allungato e nelle femmine più tondo). Ultimo, ma non per importanza, la parte ventrale del guscio, il piastrone, la parte a contatto col terreno: nei maschi risulta essere concavo per facilitare la salita sulla femmina durante la fase dell’accoppiamento.

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