Come fare in caso di puntura di scorpione

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1/7 – Introduzione

Tutti noi conosciamo più o meno gli scorpioni e sappiamo che quelli presenti nella Penisola Italiana, chiamati “Euscorpius Italicus”, non sono letali. Bisogna comunque prestare quel minimo di attenzione, in quanto la loro puntura vi potrà causare degli effetti negativi. Esempi sono i forti dolori, le eruzioni cutanee, la nausea, le vertigini, l’insensibilità articolare leggera o difficoltà respiratorie e stati di shock quando si ha un’allergia.
Fatta la seguente premessa, passiamo ad illustrare nel dettaglio la procedura relativa al come fare in caso di puntura di scorpione. Qualora vi trovate in una situazione del genere, vi consiglio di continuare nella lettura di questo articolo.

2/7 Occorrente

  • Calma
  • Medico di famiglia o guardia medica (eventuale)
  • Antidolorifico (opzionale)
  • Antistaminico

3/7 – Disinfettare la puntura

Dovete innanzitutto ricordarvi di mantenere sempre la calma, poiché il veleno dello scorpione italiano provoca l’ansia nella vittima. Dunque cercate in ogni modo di non cadere in preda al panico.
Il veleno dello scorpione ha di solito un tasso di tossicità basso o moderato, ma nei bambini potrebbe causare fastidi di maggiore intensità. In quest’ultimo caso, vi suggerisco di disinfettare velocemente la puntura. Qualora ci sia del gonfiore, è preferibile chiamare il medico di famiglia o la guardia medica.

4/7 – Applicare impacchi caldi e assumere antistaminici

Per contenere il dolore causato dalla puntura dello scorpione, dovrete applicare degli impacchi caldi o freddi e prendere eventualmente un medicinale antidolorifico.
Siete sensibili alle reazioni allergiche e notate come sintomi il battito cardiaco non regolare, il formicolio alle estremità o la respirazione difficoltosa? Vi consiglio di assumere immediatamente un antistaminico, in quanto il veleno dello scorpione italiano contiene l’istamina.

5/7 – Valutare i sintomi

Il dolore potrebbe irradiarsi nel corpo umano anche qualche minuto dopo la puntura e viene percepito maggiormente alle articolazioni (ascelle e inguine). Esiste anche la possibilità che si presentino dei sintomi sistemici come: l’insensibilità del viso, della bocca o della gola; gli spasmi muscolari; la sudorazione; la nausea; il vomito; la febbre e l’irrequietezza.
Tutte le seguenti avvisaglie non sono comunque gravi o preoccupanti e dovrebbero attenuarsi nel giro di 2-3 ore. Tuttavia, la zona della puntura può restare dolorante o ipersensibile al tatto, al caldo e al freddo fino a 3 giorni.

6/7 – Non applicare lacci emostatici

Non applicate dei lacci emostatici, perché le tossine sono in quantità molto bassa e si spostano velocemente. Un laccio emostatico non applicato in modo corretto, quindi, potrebbe causare più danni che benefici.
Non praticate alcuna incisione sulla ferita e non cercate di succhiar fuori il veleno, in quanto correrete due rischi. Provocare un’infezione maggiore o far entrare la sostanza tossica nella circolazione sanguigna di chi tenta di rimuoverla.

7/7 Consigli

  • Evitate di applicare un laccio emostatico, eseguire un’incisione sulla ferita e succhiare il veleno dello scorpione italiano.

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