Come rendersi conto che il cane non sta bene

Pet

1/7 – Introduzione

Il nostro amico cane condivide con noi tanti momenti della nostra giornata ed è quindi naturale avere appreso intuitivamente tutti i suoi comportamenti e le sue abitudini. Se improvvisamente egli dovesse cambiarli immotivatamente e manifestare dei segnali di disagio o di sofferenza, dovremo indagare e cercare di comprendere a cosa attribuirli. Osservando scrupolosamente i suoi atteggiamenti, sarà possibile in breve tempo individuare se questi mutamenti sono dovuti al fatto che il cane non sta bene e, seguendo dei precisi parametri che saranno qui di seguito meglio descritti, vedremo come è possibile rendersi conto di tutto ciò in pochissimo tempo, in modo da intervenire velocemente e nel modo più corretto.

2/7 Occorrente

  • Un termometro per bambini.

3/7

Raccogliere tutti i dati dalle osservazioni effettuate sui comportamenti e sullo stato del nostro cane servirà a fornire eventualmente al veterinario una serie di informazioni utili perché egli possa esprimere una diagnosi rapida. Sotto questo punto di vista, non ci sarà nulla da eccepire se ogni padrone viene considerato in assoluto come il miglior medico per il proprio cane. I primi segnali più evidenti sono riscontrabili nel comportamento del nostro amico a quattro zampe. Infatti, anche il cane più estroverso e attivo, nei periodi di malattia, appare pigro ed indolente, preferendo luoghi più silenziosi e tranquilli e riservando le proprie forze solo per svolgere le sue attività fisiologiche ed essenziali. Anche l’inappetenza è un evidente avvertimento di un disagio in corso: se il nostro cane, come la maggior parte di essi, mangia con grande appetito ed improvvisamente smette di alimentarsi, è probabile che ci sia un problema. Se l’inappetenza dura un paio di giorni e non riusciamo ad interromperla nemmeno con un bocconcino prelibatissimo, allora occorre prendere seri provvedimenti.

4/7

Un ulteriore parametro da considerare sono le feci dell’animale. L’occhio del padrone deve saperle osservare con attenzione e, qualora queste cambino di consistenza, possiamo agire sull’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, ma se sono presenti tracce di verminosi, occorrerà somministrare anche un antielmintico mirato. Ad ogni modo un buon veterinario saprà aiutarci nella scelta dei medicinali attraverso l’analisi degli escrementi, valutando anche la presenza o meno di sangue.

5/7

Se notiamo frequenti e ripetuti episodi diarroici accompagnati da vomito dobbiamo immediatamente segnalarli al medico veterinario al fine di scongiurare la presenza di corpi estranei presenti nello stomaco o nell’intestino. Tali effetti possono anche essere causa di una probabile forma di avvelenamento o di una grave patologia infettiva.

6/7

Controlliamo la temperatura corporea attraverso un termometro da bambini posto nel retto. La temperatura va misurata quando il cane è a riposo e all’ombra, poiché il movimento ed il sole sono fattori che possono alterarla. Normalmente la temperatura rettale è fra i 38 ed i 39 gradi, nei cuccioli può essere un pochino più alta. Attraverso l’analisi della condizione termica possiamo immediatamente accorgerci dello stato di salute precario del nostro amico, approntando precocemente delle cure che, a volte, equivalgono a salvargli la vita.

7/7 Consigli

  • Un banale episodio diarroico, così come il saltare un pasto non ti devono preoccupare, specialmente se la temperatura è nella norma. Se gli episodi sono invece frequenti e accompagnati da uno stato di prostrazione, è necessario non indugiare e far visitare il cane da un veterinario.

Alcuni link che potrebbero esserti utili

Riproduzione riservata