Come rintracciare un cane con il microchip

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1/4 – Introduzione

Ultimamente nel nostro Paese sono state introdotte delle regole e delle normative piuttosto severe che riguardano gli animali. Esse in particolare hanno lo scopo di evitare al cane il fenomeno del maltrattamento o dell’abbandono. Tra le numerose normative che sono state introdotte a beneficio dei nostri amici a quattro zampe, quella sicuramente più importante è rappresentata dall’innovazione del microchip di riconoscimento, il quale rappresenta il principale strumento per contrastare le cattiverie nei confronti delle bestiole e che permette di risalire al proprietario, qualora si verifichi l’abbandono o anche lo smarrimento dell’animale. Vediamo dunque come è possibile rintracciare il proprio amico in caso di perdita dello stesso.

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In Italia, dal 1991, è stata fondata l’anagrafe canina, ossia un ente presso il quale è obbligatorio dichiarare e registrare il possesso del proprio cagnolino. Questa nuova legge impone al proprietario di ogni animale l’applicazione obbligatoria del cosiddetto microchip di riconoscimento, una pratica che viene effettuata dal veterinario oppure da un’altra autorità competente e che consiste nell’applicazione di una capsula grande pochi millimetri, formata da materiali che non provocano fastidio nè danni. Essa viene iniettata in pochi secondi nella zona retro auricolare sinistra attraverso un metodo totalmente indolore.

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Nello sfortunato caso in cui dovessimo perdere il nostro amico a quattro zampe, la prima cosa da fare consiste nel recarsi dalla polizia o dai carabinieri della propria città e denunciare immediatamente l’accaduto riportando le circostanze esatte della vicenda. Se il nostro cane viene trovato da una persona qualsiasi oppure da qualcuno che si occupa di tutelare gli animali, è possibile rintracciare semplicemente questa persona utilizzando uno specifico lettore in dotazione sia ai servizi veterinari delle Asl e alla Polizia Municipale, che agli accalappiacani e ai veterinari. Ciò sarà dunque in grado di attivare il microchip iniettato nel cane che verrà prelevato poi dalle autorità competenti.

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Infine, è opportuno tenere a mente che il microchip non funge da localizzatore satellitare. Esso infatti può solamente aiutare a ritrovare l’effettivo proprietario del cane attraverso il lettore. Ciò non toglie che si tratti senza dubbio di un accessorio indispensabile per la tutela e il benessere dei nostri animali.

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