Come spazzolare il gatto norvegese

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1/5 – Introduzione

Avere un gatto maschio originario delle foreste norvegesi è senza dubbio bellissimo, se non altro per il pelo soffice e voluminoso che questa specie di felino per natura si ritrova. Un problema riguarda però il pelo, che esige un metodo ed una tecnica specifica per renderlo sempre pulito e pettinato, e soprattutto senza la perdita di quelli superflui giorno per giorno. Nei passi successivi di questa guida, vediamo dunque come spazzolare il gatto norvegese.

2/5 Occorrente

  • Pettine a denti larghi
  • Spazzola morbida
  • Pettine a denti medi
  • Olio

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Se dunque abbiamo scelto di allevare un gatto norvegese con il pelo di media lunghezza, bisogna acquistare un pettine a denti larghi, ed usarlo ogni mattina. Prima l’azione deve essere leggera e con movimenti delicati per tutta la lunghezza del corpo, che rappresenta anche un ottimo modo per calmare il felino che ama come tutti i suoi simili le coccole. Subito dopo, l’ideale è utilizzare una spazzola con setole morbide di natura animale, come ad esempio quella di cinghiale.

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Il gatto norvegese specie se allevato quando è abbastanza grande, è più selvaggio rispetto ad un cucciolo, per cui bisogna agire con molta dolcezza, e se si rifiuta, conviene lasciar perdere, ed affidarsi alle cure di un centro veterinario, che può prescrivere un tranquillante blando da utilizzare prima di riprovare con la spazzolata. Da evitare sono comunque i pettini stretti, che potrebbero infastidire il gatto norvegese in caso di presenza di nodi nel pelo. Nel dettaglio seguono alcuni consigli su come prepararlo in modo adeguato a questa forma di toelettatura, necessaria affinché non ci ritroviamo con i suoi peli sparsi per casa. Innanzitutto, bisogna tenere a portata di mano un paio di pettini larghi con diverse dentature, e una spazzola a setole morbide del tipo descritto in precedenza, dopodiché il gatto va adagiato su un ripiano di un tavolo.

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A questo punto, con una mano teniamo fermo il gatto e poi con l’altra iniziamo a pettinare delicatamente il pelo, utilizzando il pettine a denti medi. Il lavoro va fatto in modo accurato su schiena, fianchi e coda, ovvero sui punti in cui se ne trovano molti, e di conseguenza la perdita giornaliera è maggiore. Dopo questa fase preliminare, ecco che possiamo utilizzare la spazzola ed agire come una sorta di massaggio sul dorso del gatto, magari bagnandola con pochissima acqua (non fredda). Fatto ciò, possiamo finalmente lasciarlo girovagare per la casa, oppure optare prima per una sorta di gel specifico per felini, che serve a tener compattato il pelo, e a mantenere intatta la forma che gli abbiamo dato con la spazzolata finale. Il prodotto ovviamente non è nocivo, visto che i gatti amano ogni giorno leccarsi il pelo per una loro naturale ed istintiva forma di pulizia.

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