5 consigli per gestire un gatto anziano

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1/6 – Introduzione

Per tanti anni abbiamo avuto con noi un gatto. Ci ha rallegrato nelle giornate più tristi, si è raggomitolato vicino quando sentiva che ne avevamo bisogno. Ci ha consolato con le sue fusa e fatto ritornare il sorriso. Quanti gomitoli di lana abbiamo intrecciato per lui, quanti tiragraffi e palline abbiamo comprato. Poi gli anni passano, il nostro gatto è sempre gioioso ma l’età si fa sentire. Un gatto casalingo in media vive circa 15 anni, ma può arrivare anche a 20, se ne abbiamo molta cura. È una persona di famiglia alla quale non va fatto mancare nulla, tantomeno cure mediche laddove ce ne fosse la necessità. Tuttavia, un gatto anziano può sviluppare delle patologie che, se non curate, possono rivelarsi anche letali. Eccoci qui, dunque, con 5 utili consigli per gestire ed accompagnare il nostro gatto negli ultimi anni della sua vita nel modo più sereno possibile.

2/6 – Visite del veterinario

Innanzitutto un gatto anziano dovrebbe far visita al veterinario più spesso del solito. Gli vanno fatti abitualmente degli esami del sangue e un checkup completo almeno una volta all’anno, per escludere qualunque malattia che, se presa in tempo allo stadio iniziale, sarà più facilmente curabile. Tra le patologie più comuni nei gatti in là con gli anni abbiamo le malattie cardiache, il diabete mellito, l’artrite, l’ipertiroidismo e l’insorgenza di tumori.

3/6 – Problemi dei denti

I denti, poi, sono molto importanti per la salute del nostro gatto. Infatti le gengive tenderanno con l’età a ritirarsi e ci potrebbe essere formazione di placche e quindi di batteri che, finendo nel sangue, potrebbero procurare seri problemi al cuore. Inoltre, potrebbe iniziare ad avere problemi di masticazione, quindi sarà preferibile scegliere per lui del cibo umido oppure ammorbidire le sue crocchette nell’acqua.

4/6 – Dosaggio del cibo

Un gatto anziano non deve assolutamente superare un certo peso, perché l’obesità potrebbe essere causa di varie malattie, come il diabete e persino problemi renali. Il suo metabolismo, inoltre, con il passare degli anni rallenta e sarà quindi necessario, sempre sotto consiglio del veterinario, dosare la sua alimentazione in maniera più rigida, senza farsi intenerire dalle sue fusa per avere un po’ di cibo in più, perché faremmo solo il suo male. Infatti, anche l’intestino del gatto anziano è molto più delicato e a rischio di patologie, anche di una certa serietà.

5/6 – Temperatura del corpo

Un gatto anziano, inoltre, potrebbe anche soffrire di artrite o artrosi, pertanto avrà bisogno di molto più calore rispetto ad un gatto giovane. Già di norma i gatti sono molto amanti del caldo, vista la loro temperatura media che si aggira intorno ai 39°. Con il passare degli anni, però, la temperatura corporea del gatto anziano tenderà ad abbassarsi, con un conseguente rallentamento del suo metabolismo. Per questo motivo, dovremmo posizionare la sua cesta o cuccia, quella dove abitualmente il nostro gatto riposa, al sole oppure, in inverno, abbastanza vicino ai caloriferi o ai termosifoni (evitando però il pericolo che possa scottarsi!), e munire la sua cuccia anche di qualche morbida e calda copertina con cui possa riscaldarsi e coccolarsi.

6/6 – Coccole d’amore

Un ultimo consiglio: tanto amore. Ci hanno regalato per tanti anni gioia ed allegria. Adesso sono anziani, magari malati, non abbandoniamoli a loro stessi, ma abbiamone tanta cura. Anche da anziani sapranno donarci, comunque, tanta gioia e calore. Non dimentichiamo mai tutti gli anni trascorsi con loro giocando e divertendoci. Adesso, purtroppo, non possono più saltare come prima perché hanno perso agilità e magari la loro vista non è più quella di una volta. È proprio per questo, allora, che dovremo amarli e coccolarli ancora di più, per farli continuare a sentire importanti come tutti gli altri membri della famiglia.

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