Prima di divenire un buon cane da difesa personale, l'animale dovrà imparare alcuni esercizi atti a fargli comprendere chi comanda. Il primo in assoluto da insegnare al cane è la risposta al richiamo, alla base di tutto l'addestramento futuro. Il padrone deve scegliere una parola (per esempio "vieni") a cui l'animale dovrà rispondere, interrompendo qualsiasi altra attività che in quel momento sta compiendo. Ovviamente, il cane non conosce il significato delle parole e per fargliele comprendere il padrone dovrà innanzitutto modulare il proprio tono della voce. Con il tempo, il cane infatti capirà come deve agire anche solo interpretando la tonalità del richiamo.
Il tono di comando deve quindi essere di tranquilla autorità: non c'è bisogno di urlare ma solo di usare una giusta dose di fermezza. Il cane ubbidirà volentieri agli ordini del padrone se si rende conto che questi hanno la funzione di preservarlo dal pericolo. Per abituarlo al richiamo, quindi, bisognerà dare al cane l'impressione che se non ubbedirà gli accadrà qualcosa di spiacevole (ovviamente mai punizioni corporali). Ecco un esempio pratico: lasciare il cane libero di scorrazzare in campagna ed ad un certo punto pronunciare una sola volta la parola "vieni". A quel punto, il padrone dovrà cominciare a correre nella direzione opposta al cane che quindi penserà di essere abbandonato e tenterà di raggiungerlo. Dopo aver eseguito questo esercizio alcune volte, il cane capirà che quando sentirà la parola "vieni" deve immediatamente tornare verso il padrone, se non vuole perderlo di vista.