Come alimentare i piccoli di canarino al momento del distacco

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1/7 – Introduzione

Gli uccelli sono da sempre degli animali scelti per tenere compagnia, ma hanno bisogno di molte cure ed attenzioni per poter vivere a lungo ed in armonia, in quanto sono molto delicati e richiedono molte attenzioni. Bisogna quindi avere delle conoscenze di base per potercene prendere cura, soprattutto quando si tratta di separare i pulcini dalle madri. Una corretta alimentazione sta alla base del benessere generale del canarino. I piccoli hanno bisogno di cure particolari. Un precoce distacco dai genitori può essere controproducente. Il momento migliore è quando imparano a rompere i semi con il becco. Alimentare i pulcini con il solo pastone è insufficiente. Necessitano infatti di proteine, vitamine, carboidrati, grassi, sali minerali per lo sviluppo osseo e del piumaggio. È necessario prendere delle adeguate precauzioni nutrizionali. Vediamo dunque come alimentare i piccoli di canarino al momento del distacco, attraverso pochi e semplici passaggi daremo utili consigli in merito.

2/7 Occorrente

  • Pastone classico per uccelli
  • Semi di colza cotti
  • Semi di canapa spezzettati
  • Gocce di calcio
  • Alimenti verdi (lattuga, rapanello, cavolo, carota grattugiata…)

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Il pastone rimane il cibo ideale per i piccoli di canarino al momento del distacco. Dopo lo svezzamento i novelli perdono peso. Durante questo periodo, hanno bisogno di una dieta sana, nutriente e digeribile. Il pastoncino consente di alimentare i piccoli volatili un po’ lenti nello sviluppo. Per un prodotto casalingo servono: 5 uova medie sode, un litro di latte parzialmente scremato ed a lunga conservazione, 250 g di pane grattugiato, 10-20 g di multivitaminico, 20 grammi di zucchero a velo e 4 di cereali. Fate amalgamare uniformemente gli ingredienti nel tritatutto. Eliminate il liquido in eccesso con un colino. Conservate il composto in frigo, per un massimo di 4 giorni.

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I piccoli preferiscono la miscela al cibo per adulti, perché più facile da ingerire. La conseguenza è un’alimentazione piuttosto carente, e lo sviluppo di una serie di processi infiammatori delle mucose intestinali o di morte improvvisa. Questo fenomeno prende il nome di “avalure”. Pertanto, unite al composto una manciata i semi di colza e di canapa. In questo modo i piccoli di canarino si abitueranno più in fretta al cambio dell’alimentazione. Aggiungete anche delle verdure tenere e dei piccoli pezzetti di mela. L’acqua non deve mai mancare. Nelle prime settimane arricchitela con vitamine ed amminoacidi.

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Dopo la sesta settimana riducete il pastone. Somministrate di tanto in tanto anche dei cibi ricchi di proteine. Gli alimenti mineralizzati non devono mai mancare nella dieta dei giovani canarini, specie nei primi mesi di vita, per un corretto sviluppo dell’apparato osseo. Le gocce di calcio vanno somministrate tre volte al mese. Le verdure fresche (lattuga, invidia, foglie di rapanello, cavolo o altri tipi di insalata) sono alimenti ricchi di minerali, oligoelementi e vitamine. Tuttavia, un abuso potrebbe danneggiare l’apparato digestivo dei piccoli di canarino. Si consiglia anche la carota, ben affettata e grattugiata.
Per poterci prendere cura dei piccoli di canarino è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali, che potranno aiutarci durante tutto il processo e fare in modo che il nostro piccolo amico cresca forte e sano, senza doverci preoccupare molto. Seguendo le indicazioni di questa guida potrete procedere in maniera tranquilla e mirata, ma se doveste incontrare qualche difficoltà, allora sarà bene chiedere consiglio a qualche esperto. Vi auguro quindi buon lavoro e buona fortuna.
Alla prossima.

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7/7 Consigli

  • L’alimentazione base del canarino si compone di grani. Da sola non basta. Bisogna aggiungere modeste quantità di pastone, ossio di seppia e frutta e verdura fresche
  • Eliminare quotidianamente i resti di cibo
  • Non vanno somministrati prodotti scaduti o vecchi, per evitare problemi intestinali
  • Il pastone Va somministrato 2 volte al giorno ad esclusione della sera, per evitare che durante la notte possa deteriorarsi.
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