Come allevare la falena Tiger Moth

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1/7 – Introduzione

Nel periodo autunnale, soprattutto ad ottobre, i prati si riempiono dei bruchi delle falene Tiger Moth. Puoi “adottarne” uno e prendertene cura fino a che non diventa una falena, così da ammirare da vicino il suo caratteristico colore bianco e nero. Farlo non è difficile: ecco alcuni consigli pratici su come allevare al meglio la falena Tiger Moth.

2/7 Occorrente

  • Bicchiere di plastica con coperchio
  • Oggetto appuntito per creare i fori
  • Terriccio
  • Erba
  • Foglie
  • Rametti
  • Flacone spray
  • Acqua
  • Gabbietta
  • Zanzariera

3/7 – Il suo habitat

Prima di prelevare il bruco, prepara il barattolo in cui vivrà fino a quando non diventerà falena. Ti serve un bicchiere di plastica con coperchio; con un oggetto appuntito crea dei fori sul coperchio e sulla parte alta delle pareti del bicchiere, per permettere la circolazione dell’aria. Riempilo con del terriccio, in quantità sufficiente da riempire la base: il bruco, nel suo processo di sviluppo, ha bisogno di un contesto simile al prato; proprio per questo, aggiungi anche delle foglie tagliate in piccoli pezzi e un po’ di erba e trifogli. Inoltre, aggiungi anche dei rametti di dimensioni ridotte appoggiati alle pareti del bicchiere, abbastanza lunghi da permettere al bruco di arrampicarsi, ma non così tanto da raggiungere il livello dei fori sul bicchiere, per evitare che strisci fuori.

4/7 – Il bruco

Ora che hai preparato il posto in cui tenerlo, dovrai soltanto trovare il bruco: nel periodo autunnale puoi cercarne nei prati, sui balconi o in qualunque luogo contenga un po’ di natura. Prelevalo con cura e delicatezza, e allo stesso modo riponilo nel bicchiere. L’ideale è tenerne soltanto uno: da bruco non avrà troppi problemi a convivere con un altro esemplare, ma in fasi più avanzate dello sviluppo, vicino alla sua presentazione da falena, condividere lo spazio con un altro esemplare potrebbe creare problemi. Se proprio ne vuoi tenere più di uno, tienine al massimo due.

5/7 – Le cure

Il bruco non ha bisogno di particolari attenzioni durante il suo sviluppo, oltre ad un ambiente umido. Per ricrearlo, ogni tre giorni vaporizza uno spruzzo d’acqua nel bicchiere, usando un flacone spray ben pulito dai contenuti precedenti (un solo spruzzo d’acqua, anche se andrà a coprire anche il bruco, non creerà problemi). Per controllare se l’ambiente è abbastanza umido, cerca la striscia nera sulla schiena del bruco: con l’aggiunta dello spruzzo d’acqua dovrebbe diventare più evidente. Ricordati, però, di non esagerare con l’acqua: basta, appunto, uno spruzzo ogni due/tre giorni.

6/7 – La falena

Una volta arrivata la primavera, quando generalmente il bruco completa il suo sviluppo e diventa falena, puoi posizionare il bicchiere in una gabbietta, coperta con materiali simili alle zanzariere, per poterlo vedere senza che scappi via una volta compiuta la trasformazione. Quando l’avrai posizionato all’interno della gabbia, lascia il coperchio del bicchiere appoggiato, ma non chiuso, così che il bruco non possa scappare ma la falena, che ha bisogno di spazio per volare, possa farlo nell’intera gabbietta. Ora, però, dovrai liberare la falena, che in una gabbia non può sopravvivere.

7/7 Consigli

  • Non bagnare troppo il bicchiere: basta uno spruzzo d’acqua con il flacone spray ogni due/tre giorni
  • Una volta che il bruco è diventato falena, lasciala in libertà
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