L'ultima fase è quella del recupero. Il peggio è passato, ma potrebbe volerci del tempo prima che il vostro cane si riprenda completamente, persino qualche ora. Infatti, il suo comportamento potrebbe continuare ad apparirci strano, confuso e anche un po' stordito, con movimenti che potrebbero farci pensare ad una perdita della vista. Nel caso avesse fame o sete, somministrategli acqua e cibo a piccole dosi. Sarà bene, durante tutta la crisi, prendere nota di ogni dettaglio che noterete e cronometrare la durata delle varie fasi. Dedicate un taccuino a queste annotazioni, così da poter confrontare tra loro le crisi e la frequenza. Non dimenticate, ovviamente, di annotare la data di ogni attacco epilettico. Queste note saranno utilissime al veterinario per prescrivere eventuali analisi o indagini da effettuare, per la sua diagnosi e per la somministrazione di una cura. Il vostro veterinario, infatti, potrebbe diagnosticare una epilessia primaria o secondaria. La prima è di tipo genetico, mentre la seconda presuppone un danno cerebrale, rilevabile mediante una Risonanza Magnetica.