Come capire se il criceto sta male

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1/5 – Introduzione

Sono molte le persone che si avvalgono della compagnia di un piccolo animale domestico; tra queste, una quota rilevante è composta da chi ha in casa propria un criceto, animale da compagnia per antonomasia, molto simpatico, di cui in particolare la razza del criceto dorato siriano ha avuto diffusione in tutto il mondo; vi sono poi altre razze meno conosciute. In questa guida tratteremo come fare per capire l’eventuale stato di malessere del criceto domestico, partendo dal presupposto che i sintomi manifestati nel più di tali casi non sono evidenti, servono allora delle particolari indicazioni da seguire costantemente nel prendersene cura. Naturalmente, a parte quanto descritto, qualora si dovesse avere il sospetto di un malessere senza disporre della certezza sulla natura della causa, si consiglia di portare il criceto dal veterinario, per avere così tutti i chiarimenti del caso.

2/5 – Valutare eventuali problemi intestinali e respiro affannoso

Da controllare sono innanzitutto le feci. Se queste sono liquide, o non vengono affatto prodotte dall’animale, ciò lascia presagire problemi intestinali di varia natura. Al fine di questa verifica, vedere anche se il criceto beve e mangia regolarmente, poiché anche nel caso contrario a questo si avrà la sicurezza di un disturbo intestinale. Da notare poi, che se il criceto, oltre a non bere e non mangiare, intraprende un respiro affannoso, si stende e resta in posizione distesa, non reagisce a stimoli vari, si tratta, senza ombra di dubbio, di un colpo di calore, al quale deve far assolutamente seguito un intervento tempestivo, visto che può risultare mortale. Passate allora sul vostro criceto, immediatamente, un panno bagnato con acqua che sia sufficientemente fredda, dopodiché portatelo subito dal veterinario, dove gli verrà praticata un’iniezione anti-shock contenente una soluzione fisiologica per idratarlo e gli verrà dato, con ogni probabilità, dell’ossigeno. Voglio segnalarvi inoltre, come tale attacco sia facilmente evitabile con l’opportuna prevenzione. Basta infatti, non lasciare esposta la gabbia al sole per un tempo eccessivo, ma appena il tempo, occasionalmente, di farne prendere pochi minuti al roditore (evitare sempre, con caldo asfissiante all’esterno). Oltretutto, evitare di lasciare la gabbia del criceto in un punto che, sebbene non colpito direttamente dai raggi solari, rientri in una stanza esposta al calore del sole, con finestre e porte chiuse. Questi accorgimenti, come anticipato, eviteranno lo stato di pericolo del criceto.

3/5 – Prestare attenzione agli occhi e al naso

Altra circostanza in cui si percepisce il malessere del piccolo animale, è quella nella quale sembra particolarmente annoiato, afflosciato: potrebbe trattarsi di un determinato tipo di malessere, la cui natura va individuata precisamente dal veterinario. Prestare poi attenzione agli occhi, perché potrebbero essere gonfi, o contornati (se non chiusi) da croste di colore giallognolo o marrone; nel caso si è in presenza di infezioni oculari. Se invece respira male, starnutisce, ed è riscontrabile presenza di materiale attorno al naso o agli occhi, si tratta di una polmonite, o comunque di un’infezione respiratoria, dovuta in ogni caso ad esposizione a correnti d’aria. Anche a questo proposito, evitare, a titolo preventivo, tali esposizioni.

4/5 – Controllare la pelle e il pelo

Qualora il criceto riporti una bolla di colore rosso, spellata e dura sul muso, sulla pancia, o su altre parti del corpo, c’è la possibilità che si tratti di un tumore, ma, per la conferma rivolgetevi senza indugio al veterinario di fiducia e, anche qualora si tratti di questo male, esiste la possibilità di cure o di asporto chirurgico del nodulo. Si tratta invece di dermatite o irritazioni cutanee se si trovano parti prive di peli sulla pancia, zampette arrossate, o, nel maschio, testicoli gonfi: in tale ultima circostanza, l’irritazione può essere dovuta al fondo della gabbia troppo ruvido, che va subito sostituito; meglio ancora se si isola il nuovo fondo con uno strato di fieno (ma non per questo rinunciare a sostituire il fondo), specialmente se il fondo trovato non dovesse risultare ancora sufficientemente liscio. Notandosi, ancora, una perdita a chiazze del pelo, e mostrare dunque delle parti senza pelo nel manto, potrebbe trattarsi sempre di dermatite, ma se il criceto si gratta spesso nella zona considerata, anche di micosi, rogna, o parassiti. In tutti questi casi ora osservati, portate il vostro piccolo amico dal veterinario, quello che conta consiste nell’agire con tempestività, ma anche, fin dal principio, con previdenza.

5/5 Consigli

  • Nel caso notiate qualcosa che non va nell’atteggiamento o nello stato del vostro criceto, portatelo dal veterinario, anche al di là dei sintomi cui risalire dai consigli espressi nel tutorial.
  • A proposito delle fattispecie trattate, è possibile apportare dei primi, tempestivi interventi, per proprio conto e nelle modalità descritte, a proposito del colpo di calore e delle irritazioni della cute, primi interventi i quali alleviano la situazione nello stato iniziale, ma che, nel caso del colpo di calore non sostituiscono mai l’intervento veterinario.
  • Per quel che riguarda il caso delle irritazioni, discusso qui di seguito, bisogna essere certi che si tratti solamente delle stesse, per limitarsi all’intervento considerato; casomai dovesse sospettarsi il contrario, rivolgersi anche a questo proposito al veterinario.
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