Come catturare una rana

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1/4 – Introduzione

Se abbiamo un giardino e con esso un piccolo stagno, è importante sapere che può essere visitato dalle rane che con il loro tipico gracchiare specie nelle ore notturne, potrebbero dare non pochi fastidi, per cui bisogna trovare la soluzione adeguata al problema. In riferimento a ciò, nei passi successivi di questa guida ci sono alcuni consigli su come catturare una rana.

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Un primo metodo utilizzato per catturare rane consente nello sfruttare il fatto che queste ultime sono attirate irresistibilmente dal colore rosso. È sufficiente, in questo caso, impiegare un fiocchetto di lana, oppure un piccolo pezzetto di lardo, senza la necessità di un’esca o, al massimo, utilizzando un piccolo amo.

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La rana verrà attirata dal colore e, quando salterà per afferrare con la bocca il filo rosso, bisognerà dare un colpetto in modo che l’amo si infili nella bocca della rana. Appena messa in un secchiello togliere delicatamente l’ancoretta dalla bocca cercando di causare meno dolore possibile alla rana stessa. Chi non ha particolare dimestichezza può provare a catturare una rana con un retino. Non può essere utilizzato un retino qualsiasi; occorre, infatti, prendere in considerazione sia la lunghezza del manico che la larghezza delle maglie, oltre alla forma della bocca. In particolare, le maglie dovrebbero essere piuttosto strette, in modo che la rana non riesca ad infilarvi la testa nel tentativo di scappare, rischiando di ferirsi anche piuttosto seriamente. Per quanto riguarda la bocca, quest’ultima dovrà essere flessibile; in tale modo sarà possibile anche catturare rane che si nascondono in spazi angusti.

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Quando la rana si trova invece sul terreno asciutto, per catturarla è possibile calare direttamente la rete sull’animale, assicurandosi che la bocca aderisca perfettamente al terreno, dopodiché bisogna bloccare la rana con una mano in modo da poter sollevare il retino senza che abbia nessuna possibilità di scappare. Un’altra possibilità per catturare una rana consiste nell’impiegare direttamente le mani. In questo caso sarà necessario posizionarsi alle spalle dell’anfibio in quanto, pur avendo la rana un raggio visivo ampio, non riesce a percepire con facilità quanto avviene alle sue spalle. Con le mani bisogna poi afferrare anche le zampe posteriori, senza stringerle eccessivamente per non ferire l’animale, quindi posizionare la rana all’interno di un secchio e portarla altrove, magari in uno stagno dei giardini comunali.

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