Come comportarsi quando il gatto partorisce

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1/7 – Introduzione

All’interno di questa guida, come avrete facilmente compreso attraverso la lettura del titolo, andremo a occuparci di gatti. Nello specifico, affronteremo la problematica di come comportarsi quando il vostro gatto partorisce.
Questa guida è destinata a chi possiede una gatta e, rendendosi conto che il momento del parto potrebbe essere vicino, vorrebbe ottenere le informazioni chiave per riuscire ad aiutarla e facilitarla il più possibile. In generale è bene ricordarsi che per istinto le gatte sono capaci di cavarsela egregiamente da sole, ad ogni modo è bene sapere alcune cose che garantiranno che tutto vada per il verso giusto.

2/7 Occorrente

  • cuccia
  • cuscini
  • acqua
  • cibo

3/7 – Una cesta

Nel corso dell’ultima settimana di gravidanza la gatta tende ad innervosirsi e può diventare talvolta anche aggressiva, per questo la cosa migliore sarebbe non tenerla a stretto contatto con altri animali domestici e bambini e farla abituare a quella che avrete predisposto come cuccia-parto. È bene far abituare già precedentemente la gatta alla cuccetta predisposta, affinché si senta a suo agio e non necessiti di cercare da sola uno migliore. Per cuccia, potreste decidere di optare per una cesta o una semplice scatola di cartone, con l’aggiunta di qualche cuscino. La cuccia, dovrà essere sistemata in un luogo dalla temperatura calda e riparata, in modo che la gatta possa tranquillizzarsi.

4/7 – I primi segnali

Quando la gatta inizierà ad avere le doglie sarà pressoché impossibile non rendersene conto dato che diventerà irrequieta e probabilmente tenderà a miagolare molto. A questo punto potrete cercare di condurla nel luogo che avete predisposto al parto, ad ogni modo se autonomamente deciderà di non voler rimanere li non forzatela ad uno spostamento per nessuna ragione. Facendo un paragone con i cani, aiutare una gatta durante il parto è estremamente più complesso, perché essa cercherà di andarvi a graffiare, dal momento che potrebbe non comprendere il fine ultimo che volete raggiungere. Potrebbe intensificare la sua reazione dal dolore provato.

5/7 – Il travaglio

Nel periodo del travaglio, qualora la gatta si mostrasse accondiscendente, andate ad coccolarla, accarezzarla, e riponetele nelle vicinanze del cibo e dell’acqua, che potrebbe essere utile in un momento successivo al parto. Alcuni gattini nascono facendo prima fuoriuscire la testa, altri le zampe, voi rimanete a distanza e intervenite solo qualora non si rivelasse davvero strettamente necessario.

6/7 – Ultimi momenti

Nati i gattini la madre si occuperà di liberarli dal sacco amniotico, in caso contrario sarà necessario il vostro intervento per permettere così ai neonati gattini di respirare, lacerate la membrana con l’aiuto di un asciugamano e mai con oggetti appuntiti come forbici. Infine la mamma eliminerà la placenta e pulirà accuratamente ogni cucciolo, processo fondamentale per la creazione del legame quindi assolutamente da non interrompere. A quel punto infatti converrà non avvicinarsi del tutto ai gattini nelle loro prime due settimane circa per non rischiare che la madre possa portarli altrove e abbandonarli.
In ultima analisi, vi consiglio vivamente la lettura di questa guida, che vi offrirà un ulteriore insieme d’informazioni, in aggiunta a quelle contenute all’interno di questi quattro passi della nostra guida. Ecco il link, dal quale potrete estrapolare anche un confronto tra le varie tesi: http://www.tuttosuigatti.it/parto.html.
Spero che questa guida su come comportarsi quando la vostra gatta partorisce possa esservi utile.

7/7 Consigli

  • calmatela e accarezzatela

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