Come farsi ubbidire dal cane

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1/7 – Introduzione

Quando si decide di adottare un amico a quattro zampe nella propria vita, oltre a giochi, coccole e divertimento è bene insegnare come farsi ubbidire, come faremmo esattamente con un bimbo.
Sicuramente non sarà un impresa facile e spesso incontreremo varie difficoltà a seconda della razza che abbiamo davanti, ma con costanza e polso riusciremo a fargli capire come vivere serenamente assieme a noi e agli altri.
Il metodo migliore sarebbe di farlo frequentare una scuola, professionale o amatoriale, per un periodo, ma per cani non particolarmente problematici, possiamo trovare in commercio testi davvero ottimi e di grande aiuto!

2/7 – Ingresso del cane in famiglia

Nel momento in cui il vostro nuovo migliore amico farà il suo ingresso nell’ambiente domestico, trascorso il primo mese nel quale prenderà confidenza con gli spazi, tenderà ad avere un carattere predominante, testando continuamente i propri limiti, ma soprattutto i vostri!
È in questa fase che dovrete avere più polso e far capire, fin da subito, chi è il “capobranco”.
Il vostro cane individuerà, già dai primi giorni, il suo padrone ed è compito di quest’ultimo impartire gli ordini.

3/7 – Adottare la coerenza

Un elemento fondamentale è la COERENZA: una volta deciso ciò che può e ciò che non può fare, insieme a tutto il nucleo famigliare, è importante che queste regole non vengano mai infrante. Il vostro piccolo amico capirà presto ciò che voi non volete e proverà ad addolcirvi e a ripetere gli stessi errori nei primi anni di vita. L’importante è non demordere ed essere fermi nel dare le giuste direttive, proprio come fareste con un bambino.

4/7 – Come punire il cane

Le punizioni non devono mai essere fisiche, mai percuotere il cane. Un bel “NO” deciso e con un tono imponente è sicuramente il migliore dei moniti, senza chiamarlo per nome (che dev’essere sempre associato a qualcosa di positivo), solo “NO”. Qualora vogliate dargli una punizione in più, lasciatelo solo per un po: la solitudine è la peggior punizione per un cane.
Una volta detto il “NO” è bene ignorarlo per alcuni minuti e aspettare che sia lui a venire a cercare nuovamente la vostra compagnia.
Il “NO” e le punizioni devono essere dati nel momento in cui fa qualcosa che non volete, mai dopo. I cani associano la punizione a quello che fanno in quell’istante e non potrebbero mai capire una punizione data per qualcosa accaduto anche solo qualche minuto prima.

5/7 – Come premiare il cane

Al “NO” va contrapposto il “BRAVO”. Usatelo! Usatelo! E usatelo ancora! Più che insegnare cosa non volete che faccia, premiate costantemente i comportamenti che vi rendono orgogliosi del vostro amico a quattro zampe. Per lui farvi felice è una gioia e voi dovete fargli capire quando lo siete. Utilizzate il “BRAVO” con enfasi e sorridendo, potete accarezzarlo e, se fa qualcosa che vi è particolarmente piaciuta, dategli una crocchetta. Ma non esagerate con le crocchette, non devono essere un pasto!

6/7 – Il test passeggiata

Uno dei primi test per favi ubbidire è sicuramente la passeggiata. Ma prima è importate dire che, qualora il vostro cane facesse i bisogni in luoghi in cui non volete, non va sgridato! Il cane assocerebbe questo monito al fatto che sia sbagliato fare i bisogni. In realtà dovete solo portarlo fuori ogni volta che ne senta lo stimolo. Per fare ciò, non vi preoccupate, imparerete presto a capire il linguaggio del corpo del vostro piccolo amico, e lui imparerà presto che quella è una cosa da fare fuori.

7/7 – L’importanza del comando “seduto”

Un altro comando importante è il “SEDUTO”. Questo comando vi permette di catturare tutta la sua attenzione e dargli altri comandi. Soprattutto nei cani di taglia grande, questo comando vi permetterà di controllarlo con maggiore facilità.
Ditegli con fermezza “SEDUTO”, una sola volta, e se non lo fa abbassategli il sedere. Per aiutarvi potete tenere una crocchetta premio sopra la sua testa, gli verrà spontaneo sedersi. Una volta seduto dite con enfasi “BRAVO” e nuovamente “SEDUTO” per imprimere il comando nella sua memoria.

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