Come gestire i nitrati in acquario d’acqua dolce

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1/6 – Introduzione

Nei tre passi che andranno a formare le nostre argomentazioni, ci concentreremo sulla gestione dei nitrati. Infatti, come indicato anche nel titolo che accompagna questo articolo, ora andremo a spiegarvi come gestire i nitrati in acquario d’acqua dolce. Possiamo incominciare subito con le nostre argomentazioni su questa interessante tematica.
I nitrati in acquario d’acqua dolce vengono generati dalla presenza di materiale organico in decomposizione che deriva da cibo in eccesso, deiezioni, foglie morte e pesci morti. Tutte le sostanze organiche che introduciamo nell’acquario vengono degradate a causa dell’azione di diversi tipi di batteri, generando ioni di ammonio e/o di ammoniaca. Questi due composti sono tossici e vengono rapidamente ossidati a nitriti dai batteri nitrosomonas.

2/6 Occorrente

  • Test per ammonio, nitriti e nitrati.
  • Acqua di osmosi.
  • Attivatore biologico (colonie selezionate di batteri).

3/6 – Lo svolgimento dei test di controllo periodici

Incomincerei subito con le nostre argomentazioni, partendo da un semplice consiglio, ovvero quello di effettuare il test per per NO3-, NO2–, NH4+ almeno ogni settimana, se siete alle prese con degli acquari nuovi o densamente popolati. Nel caso in cui l’acquario fosse ben avviato, spostate il test ad uno ogno due settimana.
I valori ottimali da tenere come riferimento per la maggioranza delle vasche sono
Ammonio = 0 ppm
Nitriti = 0 ppm
Nitrati = 20-30 ppm.
I test in commercio sono di due tipi:
– a reagente (kit per titolazione colorimetrica manuale)
– a striscia (kit di misurazione su striscia già pronta da immergere)
In ogni caso il risultato della reazione è un cambiamento di colore che viene confrontato con una scala colorimetrica dalla quale si ricavano i valori di nitriti, nitrati, ammonio in PPM ovvero in milligrammi per litro.

4/6 – La pulizia del filtro

Tenere pulito il filtro meccanico è altrettanto importante per mantenere attivi i batteri e garantire un buon funzionamento del filtro biologico.
Una volta avviato l’acquario è bene tenere sotto controllo il flusso in uscita dal filtro. Se questo cala rispetto al flusso iniziale, probabilmente la sezione di filtrazione meccanica è stata intasata dai detriti. Bisogna quindi procedere alla pulizia delle spugne senza però intaccare le colonie batteriche insediatesi.
Dopo la pulizia del filtro è possibile reintegrare con appositi prodotti, le colonie batteriche per mantenere un buon livello di filtrazione biologica.

5/6 – L’abbassamento della concentrazione dei nitrati

Come abbiamo visto, i nitrati sono meno tossici ma si accumulano facilmente in vasca creando un nuovo potenziale pericolo: l’eutrofizzazione.
Per abbassarne la concentrazione in acquario di acqua dolce è essenziale procedere a regolarmente a cambi di acqua del 20% del volume netto, aspirando con cura dal fondo tutti i residui che non sono stati smaltiti dal filtro biologico.
Un aumento di NO3- porta a crescita improvvisa e incontrollabile delle alghe minori, le quali consumano ossigeno nutrendosi di nitrati molto più rapidamente delle piante verdi.
In conclusione, eccovi un link utile per proseguire con la vostra informazioni su questa interessante tematica: https://www.acquariofiliaitalia.it/

6/6 Consigli

  • Lavare sempre il filtro meccanico con acqua della vasca, mai con acqua di rubinetto calda.
  • Non lavare mai la parte biologica di un filtro già attivo.
  • Tenere sotto controllo i valori limite almeno ogni due settimane e regolare i cambi parziali per mantenere il livello di NO3- nei limiti desiderati.
  • Evitare di inserire troppi pesci, abbondare con le piante.

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