Come lavare un gatto malato

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1/7 – Introduzione

Se il nostro amico felino si ammala ma nello stesso tempo ha anche la necessità di essere lavato potrebbe diventare davvero un serio problema. Il gatto come tipologia di animale non è particolarmente amante dell’acqua se poi ci si aggiunge il fatto che la sua salute non è al meglio le conclusioni possono essere facilmente tratte. In questa guida vediamo come lavare un gatto malato.

2/7 Occorrente

  • Spazzola morbida
  • spugna
  • teli per l’asciugatura
  • tappetino antiscivolo
  • shampoo per indicato per gatti

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Come abbiamo già precisato il gatto non ha particari necessità di essere lavato spesso come ad esempio il cane, ma nel corso della sua vita, questa possibilità si può presentare. Vediamo come procedere per far sì questo compito sia facilitato al massimo. Cominciamo con spazzolare la bestiola, in modo delicato cercando di eliminare il più possibile il pelo vecchio e morto. In base allo stato di salute del gatto si potrebbe rendere utile utilizzare una spazzola dalle setole morbide in modo da non creare fastidi. Dovendo operare su di un’animale la cui salute non è esattamente al massimo, questa operazione potrebbe anche richiedere più tempo del previsto, è sottinteso che dobbiamo agire con la massima pazienza possibile.

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Una volta che avremo terminato prepariamo tutto quello che occorre per procedere al lavaggio. In qualsiasi modo vorremmo procedere le cose d’importanza basilare sono : una bacinella capiente in modo che il nostro amico possa stare al suo interno comodamente senza troppe restrizioni, tappeti per raccogliere l’acqua che potrebbe fuoriuscire, termometro per misurare il calore dell’acqua stessa, shampoo adeguato, asciugamani. Se decidete di effettuare il lavaggio direttamente nella vasca o nel lavandino del bagno, usate un tappetino antiscivolo. Prima di procedere con il lavaggio vero e proprio assicuratevi di aver chiuso porte e finestre onde evitare correnti d’aria che potrebbero aggravare il suo stato di salute, e che l’ambiente sia sufficientemente caldo. Non riempite con l’acqua troppo i vari contenitori saranno sufficienti un paio di centimetri. La temperatura dovrà variare attorno ai 37 – 38 gradi.

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E’ giunto ora il momento di iniziare il lavaggio vero e proprio. Con il doccino al minimo o con l’aiuto di un bicchiere, bagnate accuratamente tutto l’animale fino a quando il pelo non sarà completamente bagnato e intriso di acqua. Applicate sul palmo della vostra mano una noce di prodotto e cominciate ad insaponare. Non eccedete con le quantità, ricordando che maggiore schiuma non significa maggior pulizia, ma solamente più risciacquo quindi più stress per l’animale. Ogni vostro gesto deve essere calmo e tranquillo per non spaventarlo. Passate ora a strofinare tutto l’animale spargendo bene il prodotto. Una volta terminata questa operazione concludete con il risciaquo sempre usando lo spruzzino dell’acqua al minimo. Fate attenzione a non bagnare testa e orecchie. Terminato anche questo passaggio potete proseguire con l’asciugatura, operazione che richiederà parecchio tempo, fate molta attenzione ad asciugare tutte le parti. Una volta completamente asciutto procedete con una bella spazzolata.

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L’operazione descritta nei passaggi precedenti deve essere considerata valida solo se la bestiola non presenta ferite esterne, in questo caso invece che l’immersione totale in acqua bisognerà usare una spugna morbida ben inumidita e il dosaggio dello shampoo ridotto al minimo. Maggiore cura dovrà essere prestata nei vari passaggi.

7/7 Consigli

  • La procedura del lavaggio di un gatto, soprattutto se malato richiede diverso tempo e pazienza, ma anche alcune accortezze.
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