Il microchip dal punto di vista strutturale si compone di una piccolissima capsula vitrea la cui grandezza può essere paragonata ad un chicco di riso. Il materiale con la quale è fatta è biocompatibile, il che significa che può essere messo a contatto con i tessuti connettivi dell'animale e non provocare alcun rischio d'infezione o di rigetto. All'interno di questa microcapsula è inserito un codice di 15 cifre che funge da riconoscimento del proprietario, con le indicazioni riguardanti nome, cognome e residenza. Dopo questa ulteriore ed importante premessa per quanto riguarda la procedura di posizionamento del microchip sottocutaneo, va detto che il veterinario incaricato pratica una semplice iniezione nella parte laterale del collo. Lo strumento che viene utilizzato è una siringa monouso e naturalmente sterile, e per eseguire questa operazione sono sufficienti circa due minuti. Una volta inserito il microchip, il cane diventa a tutti gli effetti di nostra proprietà, e di conseguenza non può in alcun modo essere ceduto, regalato e peggio ancora abbandonato.