Come nutrire una ghiandaia

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1/8 – Introduzione

La ghiandaia è un volatile che predilige le foreste o i prati alberati che le circondando. La sua alimentazione in natura è molto varia; la ghiandaia è onnivora e si nutre sia di semi o frutta che di grossi insetti, lucertole, uova di uccelli, piccoli roditori. Il suo cibo preferito, come il suo nome permette di intuire, sono le ghiande, che usa nascondere sotto le corteccie degli alberi come provviste per l’inverno. Ricordiamo che la ghiandaia è una specie a rischio ed è protetta: per la sua detenzione è necessario che sia anellata e certificata. E ora vediamo come nutrire una ghiandaia in cattività.

2/8 Occorrente

  • cereali e legumi
  • larve
  • frutta
  • ghiande a altre noci
  • acqua

3/8 – Cereali e legumi

In una vaschetta mettere cereali e legumi misti, preferibilmente freschi (assolutamente non secchi, potrebbero iniziare a gonfiarsi nello stomaco dell’uccello), altrimenti ben cotti. In quest’ultimo caso vanno evitati quelli precotti perché conditi, basterà bollirli e lasciarli raffreddare.

4/8 – Larve

Essendo le proteine animali parte dell’alimentazione della ghiandaia, sarebbe opportuno procurargliene anche in cattività. Le larve del coleottero tenebrio molitor, che sono le larve della farina, sono facili da allevare e sono nutrienti. Queste potranno essere fornite all’uccello con minor frequenza rispetto ai cibi vegetali.
Le lumache potrebbero essere un alternativa, in quanto in natura fanno comunque parte della sua dieta.

5/8 – Frutta

Mele, fichi, uva, ciliegie, prugne, sono tutti frutti che la ghiandaia mangia con piacere; sono ricchi di vitamine, sali minerali e acqua; un po’ di frutta ogni giorno, variando spesso, in modo da fornire all’animale un completo apporto di nutrienti. Non lasciare troppo a lungo i frutti nella voliera; se non vengono mangiati e inziano a marcire possono attrarre mosche o altri insetti, i quali potrebbero depositare uova nella frutta e causare problemi all’uccello.

6/8 – Noci e ghiande

Fornire alla ghiandaia un piccolo tronco o un nascondiglio di altro tipo, in modo che possa nacodere le sue scorte, cioè le ghiande che non dovrebbero mai mancare, ma anche noci, castagne, nocciole e altri frutti secchi sono graditi. Non mischiarli mai con il cibo umido; se l’uccello dimostra di essere in grado di romperle con il suo becco (può farlo) non ci sarà nemmeno bisogno di aprirle.

7/8 – acqua fresca

Lasciare sempre a disposizione dell’animale abbondante acqua fresca e pulita; cambiarla anche più di due volte al giorno se necessario. Spesso gli uccelli alevati, che hanno sempre acqua a disposizione, hanno il vizio di bagnarci il cibo per ammorbidirlo; di conseguenza l’acqua si sporca spesso e va sostituita altrettanto spesso.

8/8 Consigli

  • tenere sempre separati i cibi secchi da quelli umidi
  • il cibo nelle vaschette va sostituito giornalmente, perchè contaminato con saliva, bucce ecc
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