Come nutrire una tartaruga d’acqua

Pet

1/6 – Introduzione

Quante volte ci capita di andare in un negozio per animali e rimanere affascinati dalle creature che tengono in esposizione? Una di queste, che è possibile allevare anche in casa come inusuale animale da compagnia, è la tartaruga d’acqua. Richiedono sicuramente più attenzioni di un cane o di un gatto, visto il loro habitat decisamente diverso dal nostro, ma con la giusta cura possono vivere bene anche nelle nostre case, in un laghetto in giardino o anche in una vasca adatta alle loro dimensioni. L’alimentazione, nella qualità della loro vita, gioca un ruolo fondamentale: ecco come nutrire nel modo giusto una tartaruga d’acqua, così da non farle mancare nessuno degli alimenti di cui necessita per una buona salute.

2/6 Occorrente

  • Pesci d’acqua dolce (trota, arborella, latterino)
  • Pesci d’acqua salata (salmone, nasello, merluzzo, sardine, alici)
  • Gamberetti
  • Verdure (lattuga, radicchio, trifogli, tarassaco)
  • Insetti o larve
  • Carne bianca
  • Mangime industriale

3/6 – Segui la loro dieta naturale

L’habitat delle tartarughe d’acqua dolce, in natura, è quello di un laghetto palustre; la loro alimentazione, di conseguenza, dovrà essere la stessa che avrebbero a disposizione in quel laghetto palustre. La prima scelta saranno i pesci d’acqua dolce, come trota, latterino e arborella, ma anche più raramente pesci d’acqua salata come salmone, nasello, merluzzo, sardine e alici; in natura non li avrebbero a disposizione, ma il loro differente habitat non è dannoso per la tartaruga. Puoi anche optare per gamberetti, larve di insetti e carne bianca; quest’ultima, però, va somministrata al massimo una volta alla settimana, per evitare che i reni della tartaruga si affatichino. Inoltre, le verdure come lattuga, radicchio, trifogli e tarassaco sono fondamentali: per introdurle nella dieta puoi mischiarle con gli altri alimenti in piccole polpette, delle dimensioni giuste per essere mangiare dalla tartaruga. Puoi integrare il tutto con il mangime industriale, più pratico e, per quanto progettato per la tartaruga, meno nutriente del cibo vero e proprio, anche se più ricco di vitamine.

4/6 – Evita i cibi non adatti a loro

La dieta della tartaruga deve essere composta dai cibi elencati nel passo precedente; una dieta comprendente alimenti non adatti alla sua natura, infatti, potrebbe provocarle delle patologie legate alla malnutrizione o alla carenza dei nutrienti giusti. Un errore comune è quello di dare alla tartaruga gli alimenti per cani o gatti: sono troppo proteici, progettati per esigenze diverse, e potrebbero affaticarle troppo. Alimenti come la pasta e il pane, ma anche la frutta, non sono reperibili dalla tartaruga in natura e, a differenza del pesce di mare o della carne bianca, sono totalmente diversi da quello che mangerebbero nel loro habitat, e proprio per questo dovrai evitarli. Inoltre, è importante variare: non darle solo pesce, solo verdure, solo insetti o solo gamberetti, ma piuttosto mischiali e varia la loro dieta di settimana in settimana.

5/6 – Rispetta i tempi e le dosi giuste

Ora che sai di cosa dovrà essere composta la dieta della tartaruga, è il momento di sapere quando e quanto dovrai darle da mangiare. Da piccole, quando le loro dimensioni sono ancora ridotte, dovrai nutrirle tutti i giorni; se hanno molto appetito suddividi il pasto in due razioni giornaliere. Durante la crescita, prima che raggiungano l’età adulta, in base al loro appetito puoi iniziare a dare loro da mangiare ogni due giorni. Quando invece saranno adulte, di solito quando raggiungono una lunghezza attorno ai dieci centimetri, potrai dare loro da mangiare con meno frequenza, due o tre volte alla settimana. Una volta adulte, infatti, le tartarughe d’acqua hanno un metabolismo molto lento, e dare loro troppo cibo, troppo di frequente, potrebbe mettere in sovraccarico i ritmi del loro corpo.

6/6 Consigli

  • Crea il giusto habitat per la tartaruga prima di adottarla
  • Rivolgiti al veterinario, oltre che per qualsiasi problematica, anche per i consigli riguardo l’alimentazione
Riproduzione riservata