Come riconoscere i rapaci in volo

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1/9 – Introduzione

Per poter osservare un rapace in volo bisogna prima di tutto saperlo riconoscere e per fare questo è necessario approfondire la conoscenza delle caratteristiche di questi affascinanti volatili. Cos’è quindi, un rapace? Questo termine si utilizza comunemente per indicare gli uccelli che possiedono un becco a forma di uncino e dei forti e affilati artigli che utilizzano per catturare la preda. La parola “rapace” deriva dal latino “raptare” che significa appunto, afferrare o stringere, infatti questi affascinanti volatili hanno afferrano le prede con gli artigli. Strumenti che utilizzano poi anche per lacerare le prede, catturare i pesci in acqua o uccidere altri volatili colpendoli in volo. Il becco presenta un appiattimento alla base ed una curvatura notevole delle ossa pre-mascellari e mascellari che gli permette di catturare e cibarsi di altri animali.
I rapaci si suddividono principalmente in due categorie: quella dei Falconiformi di cui fanno parte i rapaci diurni come l’aquila, il falco, l’avvoltoio, il nibbio, la poiana e lo sparviero; e quella degli Strigiformi, di cui fanno parte i rapaci notturni come il gufo, la civetta, l’allocco e il barbagianni. Sul territorio italiano si possono osservare principalmente due famiglie di rapaci. La prima famiglia è quella degli Accipitridi che comprendono in totale ben 220 specie di cui solo 13 fanno il loro nido in Italia e fanno parte delle varie tipoligie di poiana, aquila, e avvoltoio. La seconda famiglia è quella dei Falconidi che comprende ben 60 specie differenti di rapaci, ma di cui soltanto 10 si possono osservare in Italia, di queste fanno parte il Falco Pellegrino, il Falco Pecchiaiolo, il Falco della regina ed altre specie.I rapaci che più facilmente si possono osservare nel nostro Paese sono l’Aquila reale, la Poiana, il Falco Pellegrino, l’Astore e il Falco Pecchiaiolo. Vediamo quindi insieme questi magnifici volatili per comprendere come riconoscere i rapaci in volo.

2/9 Occorrente

  • Binocolo di alta qualità
  • Macchina fotografica
  • Abbigliamento mimetico
  • Atlante dei rapaci

3/9 – Aquila reale (Aquila chrysaetos)

Le montagne rocciose di Scozia, Scandinavia, Spagna, le Alpi e i Carpazi comprendendo anche quelle italiane sono frequentate da un grande e possente rapace: L’Aquila reale. Nelle regioni del nostro Paese questi rapaci si aggirano nei limiti superiori delle zone boschive, degli alpeggi e i versanti rocciosi. Si possono osservare facilmente lungo l’arco alpino che si estende tra l’Abruzzo e le Marche. Gli esemplari adulti sono sedentari mentre i giovani amano scorrazzare soprattutto in autunno e si possono avvistare anche nelle pianure circostanti.Per riconoscere un’aquila reale bisogna osservare bene la lunghezza del corpo che può variare da 80 a 87 cm e la grande apertura alare che raggiunge i 220 cm. I maschi hanno un peso di circa 3/5 kg mentre le femmine di 4/7 kg circa.Entrambi hanno artigli molto appuntiti che raggiungono una lunghezza di 8 cm e si possono vedere anche in volo. Gli esemplari di sesso femminili sono più grandi dei maschi mentre la colorazione è identica per entrambi.
L’Aquila reale crea il nido intorno tra la fine del mese di marzo e il mese di aprile, e lo colloca preferibilmente a ridosso di una parete rocciosa dove nessuno può arrivare. In alcuni casi però, sceglie un alto albero per costruire il suo nido, qualunque sia il luogo prescelto esso rimarrà inalterato per diversi anni, perciò se si individua il nido di un aquila si può sapere dove ritrovarla ogni anno per poterla osservare in volo.

4/9 – Poiana (Buteo buteo)

La Poiana è un rapace diurno molto diffuso in Italia ed è sedentaria nella nidificazione. Effettua migrazioni regolare ed è una specie svernante nel nostro Paese. Solitamente proviene dal Nord Europa come tutte la maggior parte delle specie migratrici che giungono alla fine del mese di febbraio in Italia per riprodursi e godersi le temperature miti. Le poiane amano volteggiare sopra i boschi in cerca di prede e si possono quindi osservare in zone boschive dove rasentano gli alberi per cacciare e poi risalgono velocemente verso il cielo. Molto diffuso in tutta l’Europa, questo rapace frequenta le foreste che coprono sia le zone montane che le pianure e prediligono le aree che si alternano con grandi parati o campi. Questo rapace resta sul territorio prescelto per tutto il corso dell’anno ed effettua spostamenti per cacciare in un raggio abbastanza esteso dopo aver nidificato. Si può riconoscere la Poiana dalla lunghezza del corpo che arriva a circa 50 cm con un’apertura alare che va dai 120 ai 140 cm circa. Il maschio raggiunge un peso che varia dai 500 ai 1000 grammi mentre la femmina può avere un peso di 700/1500 grammi. Entrambi i sessi si presentano con la stessa colorazione ed hanno delle sfumature molto variabili.

5/9 – Falco pellegrino (Falco peregrinus)

Il Falco Pellegrino è una saetta in volo quando, per cacciare un piccione appoggiato sulla sporgenza di un campanile, si lancia per afferrare la preda con i suoi forti artigli. È facile osservarlo nel nostro paese essendo un goloso dei piccioni che spesso abitano le nostre città soprattutto in inverno. Vi sono circa 19 razze di Falco Pellegrino che vivono in varie zone del mondo, l’Italia rappresenta un’area di transizione tra la specie del mediterraneo noto come Falco peregrinus brookei, e la specie dell’europa centrale conosciuta anche come Falco peregrinus peregrinus. Questo rapace si può riconoscere in volo facilmente grazie alla sua particolare abitudine di volare in modo da alternare secchi e potenti colpi d’ala a rapide planate. L’impressionante velocità che raggiunge in volo è di 390 km/h ed è il volatile più veloce esistente nel mondo animale. Grazie a questa caratteristica il Falco Pellegrino cattura le se prede in volo con una rapidità che non permette alla povera vittima di accorgersi di ciò che sta accadendo fino a che non è già troppo tardi. La lunghezza del corpo del falco è di 43 cm ed ha un’apertura alare di 86/108 cm per quanto riguarda il sesso maschile, mentre la femmina raggiunge un’apertura alare di 105/115 cm. Il peso varia dai 650 ai 1300 grammi.

6/9 – Astore (Accipiter gentilis)

L’Astore ama le zone boschive che presentano nelle vicinanze grandi praterie e campi posizionate sia in aree montane che in pianura. Possiede una struttura fisica che lo rende molto temibile come predatore dei boschi. Nonostante questo, l’Astore molto riservato e ciò rende difficile il suo avvistamento. Il predatore vive in varie zone d’Europa compresa l’Italia, e non lascia il territorio prescelto per tutto l’anno. Una volta che l’Astore ha nidificato, ama scorrazzare nella zona circostante anche se alcuni esemplari preferiscono svernare in paesi più caldi durante l’inverno. Il corpo di questo rapace raggiunge i 50/60 cm e la femmina è più grande del maschio. L’apertura alare varia tra i 100 cm per il maschio e i 140 cm per la femmina. L’Astore si può riconoscere anche per la particolare colorazione che si differenzia nei giovani che presentano nella parte inferiore delle macchie e non barrature come invece si possono osservare negli adulti. Le piume degli esemplari di Astore di giovane età è di colore marrone rossiccio, mentre negli adulti si presenta un piumaggio di color ardesia scuro sul dorso e chiaro con barrature nere sul petto.

7/9 – Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus)

Il Falco pecchiaiolo è facile incontrarlo in qualsiasi genere di foresta. Questo rapace è un volatile migratore che copre grandi distanze ed ama passare l’inverno nel sud del Sahara raggiungendo l’Europa e l’Italia in primavera dove viene a svernare e nidificare. Si può avvistare il Falco pecchiaiolo passare dalla Sicilia e sullo stretto di Messina, per raggiungere l’arco alpino e le zone prealpine, alcune volte si può avvistare anche sull’Appennino. In Italia si contano dalle 500 alle 1000 coppie che nidificano in modo stabile. Questo rapace mantiene una rotta migratoria stabile ed evitano ove possibile, le enormi distese d’acqua. Il suo corpo raggiunge una lunghezza di 55cm ed ha un’apertura alare che può variare tra i 115 e i 130 cm di larghezza. Il colore non varia tra maschio e femmine e la livrea è variabile.

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9/9 Consigli

  • Se ti piace fotografare, il birdwatching si coniuga con la fotografia naturalistica di uccelli in volo. Avrai bisogno di una macchina fotografica reflex, un teleobiettivo ed un cavalletto, oltre che ad un punto d’osservazione mimetico.
  • Scegliere una razza specifica da osservare aiuta ad individuare più facilmente la zona di frequentazione e le caratteristiche della specie osservata.

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