Come riconoscere il sesso di una calopsite

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1/8 – Introduzione

Chi ha mai sentito parlare delle calopsiti? Sono degli uccelli originari dell’Australia e fanno parte della stessa famiglia del cacatua nero. Si tratta, nella pratica, di pappagalli di taglia media e dalla forma allungata. Di solito hanno la testa gialla su di un corpo grigio. Ma ce ne sono anche di altri colori, per cui sarà difficile distinguerne il sesso basandosi solo sul colore delle loro piume. Fino ai 6-7 mesi di vita, questi uccelli sono più o meno tutti uguali. Infatti non hanno ancora cambiato il piumaggio in quello da adulto. Da adulte, invece, le calopsiti, a seconda del colore delle loro piume più o meno colorate, saranno facilmente identificabili in maschio o femmina. Tuttavia, ci sono delle calopsiti che fin dalla nascita conservano il colore grigio del corpo e la testa gialla. Come fare allora? Per riconoscere il loro sesso e quello degli esemplari più giovani di calopsite, che non hanno ancora effettuato la muta delle piume, dovremo andare, dunque, ad osservarne il comportamento.

2/8 Occorrente

  • lampada
  • specchio
  • parere del veterinario
  • test del DNA

3/8 – Segni e colori

Il primo modo per stabilire il sesso di una calopsite adulta sarà l’analisi dei suoi colori. Per esaminare bene i colori e i segni delle calopsiti, dobbiamo procurarci una lampada molto forte, visto che le femmine hanno dei segni particolari sotto le piume della coda. Infatti, nel colore classico grigio e giallo o grigio pallido e bianco, bisognerà fare attenzione ai segni, appunto, sotto la coda, altrimenti non saremmo in grado di distinguerne il sesso. Solo i maschi, poi, da adulti avranno un bel colore sulla testa e sulle guance, un arancione molto forte, mentre le femmine conserveranno l’iniziale colore grigio anche dopo il cambio stagionale del piumaggio. In alcune calopsiti, inoltre, solo le femmine presentano dei puntini gialli sotto le ali e alcuni esemplari dopo la muta mantengono ancora questi puntini, mentre nei maschi questi segni non sono presenti.

4/8 – Canto e atteggiamento

Per stabilire il sesso di una calopsite, inoltre, possiamo osservarlo ed ascoltare la sua voce. Infatti, il maschio sarà più loquace e fischietterà spesso, mentre la femmina rimarrà per lo più silenziosa. Se poi posizioniamo una calopsite davanti ad uno specchio facendo in modo che si guardi, noteremo che la femmina non proverà alcun interesse in quello che vede, mentre il maschio sarà più curioso e tenderà a specchiarsi continuamente.

5/8 – Corteggiamento e strofinamento

Inoltre, quando il maschio inizierà il corteggiamento, la femmina fischierà e assumerà una posizione impettita, allargando molto spesso le ali. La femmina, invece, nell’iniziare un corteggiamento, apparirà più timida e tenderà solo a dare del cibo al maschio che le interessa: anche tra gli uccelli, quindi, vale la regola del “prendere per la gola”! Inoltre, e non meravigliamoci di ciò, sia il maschio che la femmina osserveranno dei rituali di masturbazione. Il maschio lo farà strofinando il ventre su di un oggetto, mentre la femmina si appoggerà da dietro su di un oggetto alzando la coda.

6/8 – Uova e DNA

Si potranno controllare anche le uova, che naturalmente solo la femmina deporrà. Infatti, se togliamo l’uovo deposto, stimoleremo la femmina a deporne un altro. Le femmine, poi, non dovrebbero accoppiarsi prima dei 18 mesi d’età perché, una volta deposte le uova, le abbandonerebbero non avendo un istinto materno già sviluppato. Infine, dopo aver acquistato una calopsite, sarà utile portarla dal veterinario che, con occhio esperto, saprà indicarcene il sesso. In alternativa, se desideriamo avere una certezza assoluta, potremo ricorrere, in ultima analisi, ad un test del DNA.

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8/8 Consigli

  • Nell’accoppiamento di due calopsiti con mutazioni sessolegate differenti, nei piccoli che si schiuderanno dalle uova, solo gli esemplari di sesso femminile seguiranno la stessa mutazione del padre.
  • Se desiderate possedere una calopsite, sappiate che il suo allevamento è molto semplice, ed inoltre la specie non rientra tra quelle protette e si è completamente esenti da particolari obblighi normativi.

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