Innanzitutto, ricordiamo che nel mondo esistono più di 430 specie di anofele, tuttavia solo 30 o 40 sono dei vettori reali della malaria. L'anofele dalle ali macchiate, si può dire che era la specie più diffusa in Italia e nelle regioni mediterranee prima della bonifica, dei primi anni del Novecento. Il maschio è innocuo e si nutre solo di linfa vegetale.La sua diffusione attuale, nonostante massicci interventi negli anni nelle zone in cui la presenza di questa zanzara è assolutamente endemica nel veicolare la malaria, è ancora elevata.Le aree di maggior diffusione sono individuabili in luoghi dove è presente una grande quantità d'acqua stagnante come paludi, corsi d'acqua soprattutto in prossimità delle foci dei fiumi, bacini idrici artificiali, canali d'irrigazione in luoghi solitamente siccitosi.Un altro fattore di diffusone è la temperatura media annua: non è affatto casuale, infatti che il genere anofele prolifica in aree geografiche solitamente tropicali o equatoriali, località nelle quali la temperatura media annua le consente di riprodursi più volte in un anno.Tutta l'Africa sub-sahariana ne è interessata: i paesi con la maggiore diffusione attuale sono la Nigeria, Ghana, Costa d'Avorio, Liberia, Senegal e, spostandosi verso est, l'Indocina per la massiccia presenza di acque stagnanti dovute alla grande percentuale di campi coltivati a risaia.