Come rimuovere un nido di uccelli

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1/5 – Introduzione

Ci sarà sicuramente capitato, almeno una volta, di ritrovarci un nido di uccelli in un piccolo spazio esterno della nostra abitazione come un giardino, un sottotetto, un balcone o una finestrella poco utilizzata. È importante rimuovere questo nido in maniera corretta perché questo essendo pieno di escrementi di uccello può portare varie infezioni. In questa guida, in particolare, vedremo come fare per riuscire a rimuovere correttamente il nido di uccelli.

2/5 Occorrente

  • Guanti di gomma
  • Mascherina
  • Vecchi vestiti
  • Scala

3/5 – Spostarlo in un’altra zona

Se decidiamo di rimuovere il nido, la prima cosa da fare è se è possibile trasferirlo in un’altra zona, magari informandoci se esiste un’apposita area comunale. A questo punto, prima di procedere con i lavori di rimozione del nido di uccelli, è opportuno procurarci una mascherina, un paio di guanti di gomma e dei vestiti vecchi, in modo da garantirci una buona protezione da eventuali infezioni.

4/5 – Inserire il nido in un sacchetto

Gli uccelli e soprattutto i nidi, sono spesso portatori di malattie, dovuti principalmente ai rifiuti che i volatili trasportano per realizzarli. Con questa protezione fisica, possiamo quindi asportare il nido ed inserirlo in un sacchetto dei rifiuti che poi accuratamente e lontano dai nostri bambini, sigilleremo e smaltiremo. In alternativa, si possono utilizzare delle bombolette spray di deodorante per infastidirle e costringere ad abbandonare il giaciglio, o quantomeno aspettare la schiusa delle uova, con il successivo svezzamento dei piccoli.

5/5 – Rivolgersi ad un servizio comunale se è in una zona inaccessibile

Infine, se il nido di uccelli si trova in una zona inaccessibile, e non sappiamo come fare per rimuoverlo, ci si può rivolgere al servizio comunale, per un loro intervento che oltre alla rimozione, prevede anche il posizionamento in un’area protetta. A riguardo di quest’ultima, c’è da sottolineare che ci sono alcune specie di uccelli, che appartengono a razze in via di estinzione o protette come ad esempio merli, rondini e falchetti, e se non conosciamo a fondo la razza e la categoria di appartenenza, l’intervento di organi preposti, è fondamentale anche per non incorrere in salatissime multe.

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