Le 5 patologie più pericolose per il cane

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1/6 – Introduzione

La vita assieme ad un cane è una somma emozionale di esperienze positive, appaganti dal punto di vista empatico e sentimentale, un profondo rapporto composto dall’iterazione tra l’uomo e l’animale che dal paleolitico ad oggi è sempre stato al fianco della società. Amico inseparabile, pastore, cacciatore, guardiano della casa, del villaggio, vivere con un cane, crescerlo, giocare con lui, capirlo sin dall’età di cucciolo è un’esperienza a volte determinata anche dal timore di vederlo ammalarsi con patologie alle volte davvero importanti. Ma in questo rapporto il proprietario deve anche tutelare la salute del suo caro ed arcaico amico: in questa piccola guida vi illustreremo 5 patologie pericolose per il cane.

2/6 – La rabbia

La rabbia è una patologia pericolosa, un virus trasmesso da animali con cui il cane può venire in contatto anche con una certa frequenza come pipistrelli, volpi, altri cani, topi ma non solo. Questo virus porta alla morte, anche con forti dolori, una morte lenta e truce, sia il cane ma anche l’uomo se morso da un portatore del virus e si manifesta con una forte secchezza delle fauci, un deperimento organico rapidissimo, disturbi del comportamento dovuti alla distruzione delle cellule neurologiche, da ciò ne deriva il nome. Infatti, nelle fasi acute, il comportamento del cane aumenta nell’aggressività, nell’irrequietezza, nella propensione a mordere e a divenire inavvicinabile. Unica consolazione è il tempo di incubazione: se vi accorgete di un eventuale morso da parte di animali possibili o accertati portatori, un rapido esame veterinario vi consentirà di appurare se il virus è stato inoculato ed intervenire in tal modo con tempestività vaccinando l’animale se non lo è già, vaccinando anche eventuali membri della famiglia se morsi dal cane con sospetta rabbia in inoculazione.

3/6 – Il cimurro

Sin da cucciolo il cane può contrarre un altro virus tendenzialmente letale: il cimurro. Colpisce e debilita un po’ tutto l’organismo dell’animale e non è facile capirne i sintomi i quali possono essere però riconosciuti tramite tossi persistenti e secche, vomito, diarree anche con presenza di sangue ed emazie nelle feci liquide, abrasioni nelle parti molli delle zampe. Il veterinario sarà perfettamente in grado di riconoscere la presenza di questo terribile virus ma la stessa medicina e profilassi veterinaria offre da anni un efficace vaccino, la miglior misura di prevenzione per tutelare il vostro miglior amico da questa malattia dal decorso doloroso e mortale.

4/6 – La leptospirosi

Se rabbia e cimurro sono patologie determinate dalla presenza di patogeni virali, la leptospirosi canina è invece di derivazione batterica. I ratti ne sono portatori, anche per anni e senza manifestarne i sintomi: le loro urine, i loro liquidi organici, sono le fonti d’infezioni più comuni per una malattia aggressiva (la morte può sopraggiungere in pochi giorni con febbri altissime), il cane contagiato può essere lui stesso portatore di malattia e trasmetterla all’uomo. In questo caso la profilassi preventiva non dispone di vaccini, essendo un battere e non un virus. Sarà premura dei proprietari evitare che il cane entri in contatto con ambienti dove l’acqua stagnante possa essere inquinata da feci ed urine di topi e ratti, nelle quali il battere prospera pronto ad entrare nell’organismo attraverso lesioni cutanee o ferite in genere. Attraverso alcuni test ematici, il veterinario determinerà (se nel cane sono forti i sintomi riferiti a disidratazione, febbre altissima, stato doloroso diffuso) se i sintomi riscontrati sono relativi alla leptospirosi iniziando tempestivamente una terapia antibiotica la quale, in pochi giorni, dovrebbe concedere rapidi miglioramenti dello stato di salute dell’animale. Una malattia letale ma che presa in tempo incontra ottime terapie di cura farmacologica.

5/6 – L’ehrlichiosi

Un altro battere molto aggressivo è l’Ehrlichia canis, responsabile della patologia denominata in ambiti veterinari ehrlichiosi. L’inoculazione avviene attraverso il morso di una zecca ed la circolazione sanguigna diviene il veicolo, tra l’altro velocissimo, di propagazione all’interno dell’animale. Nel sangue il battere viaggia sino a raggiungere organi vitali iniziando un processo infettivo, inoltre il cane stesso, da quel momento, diviene esso stesso veicolo di trasmissione nei confronti di altri cani. Un morso propaga il contagio, una catena mortale che va interrotta sin da subito attraverso la somministrazione di cure antibiotiche specifiche. La presenza del battere nel sangue è altamente pericolosa perché organi come cuore, fegato e milza sono i primi ad essere attaccati, inoltre il battere stesso distrugge le piastrine. Fortunatamente il tempo di incubazione è relativamente lungo (sino a 21 giorni), quindi alla comparsa dei primi sintomi (febbre, perdita di peso e di appetito, stati di debilitazione improvvisi), è necessario intervenire con appositi esami diagnostici veterinari per iniziare immediatamente la cura specifica.

6/6 – La parvovirosi

Ancora un virus tra le cinque patologie più pericolose per il miglior amico dell’uomo: la parvovirosi canina. La malattia è trasmissibile in vari stadi: anche la madre può essere essa stessa veicolo di inoculazione per i suoi cuccioli in utero, così come feci, peli, insetti e gli immancabili topi e ratti. Si manifesta come tante altre patologia con febbre, perdita di appetito e conseguente peso, vomito, i classici sintomi da malattia d’origine virale o batterica e la morte può sopraggiungere in brevissimo tempo. La cura è difficile e, come tutte le malattie di origine virale, si rivolge soprattutto alla prevenzione. La profilassi vaccinatoria è consigliata, ancora di più ad una madre in attesa di partorire i propri cuccioli. Un consiglio efficace è quello di rifiutarsi di acquistare cuccioli provenienti dall’Est europeo, più economici all’acquisto, ma spesso, purtroppo, portatori di malattie importanti come appunto la parvovirosi, in grado di generare focolai infettivi importanti.

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